Teleconsiglio

E come sempre, un grande buon weekend a tutti. Che devo dirvi, è primavera già da un po’, ma il fresco – a volte freddo vero e proprio – che ha caratterizzato questa settimana ci ha riavvicinato ancora di più all’oggetto preferito della casa. Che non è l’asciugacapelli – come ben sa mio cugino, che per motivi che non starò a spiegare non ricorda più nemmeno a cosa serva – bensì il televisore.
E trattandosi di fine settimana, per moltissimi di voi la tavola, come dire, è già apparecchiata, con una nuova clamorosa puntata di Amici di sera, con il gruppone di fedelissimi che non si perderanno quella famosa leggendaria saga cinematografica (ps. Il titolo di stasera su Retequattro è Don Camillo Monsignore… ma non troppo) oppure domani sera con una nuova interessantissima puntata su Italia 1 delle inchieste di Inside, targate Iene.
E però ho trovato molto azzeccata, magari anche divertente e sicuramente accattivante, la scelta che definirei conseguente di quelli di Twenty Seven per la serata del sabato. E indovinate un po’? La febbre del sabato sera!
Quello, un film che ha fatto storia, epoca, che probabilmente ha contribuito a cambiare anche il mondo e la percezione del mondo stesso – erano tempi nei quali il cinema vi riusciva ancora…
E lì ho avuto anche un sobbalzo: ma da quanto tempo non lo rivedo? Diciamo che ho smesso di contare da subito, ho deciso che sarà qualche decennio e che non è così fondamentale essere precisi in un caso simile. Cioè, mi sa che me lo rivedo davvero, mi ricongiungo idealmente a Tony Manero (ma che meraviglia era?) e mi metto a viaggiare nella memoria. La mia personale, ma soprattutto quella collettiva. E quindi non so se si è capito: e non so voi, ma io sono attesa da un sabato sera davvero febbrile…
E ancora un grande buon weekend a tutti!

 




Lucy Ball